Dati certi ci dicono che i giovani in Italia cambiano spesso lavoro, ma perché? Ve lo siete mai chiesto? Andiamo a scoprirlo insieme agli esperti.
Sicuramente sono diversi i passaggi che ha fatto il nostro paese negli ultimi anni, ma diventa utile confrontarci con un manager di primo livello per capire tutti i motivi.
Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, ha parlato all’Osservatorio Delta Index proprio di questa particolare e delicata situazione. Spiega: “I giovani non sono ideologici, ma sempre liberi nel giudizio, questo li rende molto attenti alla coerenza aziendale. Sono spietati nei confronti di agente che praticano il greenwashing. Vogliono vedere impegno reale verso la sostenibilità che è il loro futuro”.
Aggiunge: “Oggi assistiamo a una forte domanda di competenza green. È una delle aree professionali in maggiore crescita e le aziende che investono in queste competenze dimostrano di voler essere protagoniste di un cambiamento davvero molto positivo”. Il nostro paese si trova dunque di fronte a una novità che colpisce molto i giovani che vogliono dare il loro contributo per uscire anche da situazioni che non sono come loro desiderano.
Marcello Albergoni poi ha specificato: “I giovani vogliono vivere, non solo lavorare. Le generazioni passate vedevano nel lavoro la loro vita stessa, oggi si cerca un equilibrio più sano. Abbiamo osservato come le grandi aziende stiano prendendo posizioni importanti sullo smart working adottando spesso delle soluzioni drastiche per andare a rispondere alle richieste dei dipendenti”.
Il country manager spiega a proposito di LinkedIn spiegando la decisione di combinazione di diverse modalità di lavoro. Tre giorni sono in ufficio e in alcuni casi la possibilità anche di lavorare totalmente a casa: “Crediamo che il vero valore si crei quando le persone si incontrano fisicamente, ma allo stesso tempo rispettiamo anche la necessità di far conciliare il lavoro con la vita delle persone”.
Conclude poi: “Le persone, indipendentemente da quanti anni hanno, vogliono sentirsi responsabili e riconosciute per quello che fanno. La fiducia è davvero un pilastro fondamentale: non crediamo nei controlli rigidi o nel cartellino. Crediamo in un sistema di valutazione chiaro che dia alle persone obiettivi definitivi e anche la libertà di raggiungerli nel modo che loro preferiscono”.
Si tratta di una filosofia per arrivare a meta con grande attenzione, ma allo stesso modo tutelando le persone che lavorano attorno a questi progetti tutti i giorni. Vedremo quali saranno i risultati finali.
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