Grazie alle immagini di Google maps è stato possibile arrivare all’epilogo di un caso di omicidio, arrestando il colpevole
Sembra la storia tratta da un film ma è accaduto davvero: la polizia è riuscita a risolvere un caso di sparizione e omicidio grazie a Google maps. Come? Osservando un’immagine catturata dal veicolo di Google Street View, munito di telecamere a 360 gradi, che ‘traccia’ i percorsi per poi renderli disponibili sul web.
E proprio grazie ad un fermo immagine le forze dell’ordine hanno potuto mettere la parola fine ad un’indagine iniziata un anno fa e che fino a quel momento non aveva portato ad una verità. La vicenda arriva da un paesino di poco più di cinquanta anime ed è a dir poco assurda: scopriamo che cosa è successo.
Risolto un caso di omicidio dopo un anno: tutto grazie all’auto di Google Street View
Ci troviamo in un minuscolo paesino della Spagna, comune di appena 56 residenti ubicato nella provincia di Soria, in Castiglia e León tracciato, come del resto la quasi totalità del Paese, dai veicoli di Google Street View che realizzano ricostruzioni tridimensionali di strade e paesaggi attraversati. Per arrivare a capire quanto accaduto bisogna però fare un salto indietro nel tempo a novembre 2023, mese nel quale un 33enne cubano residente a Soria è scomparso nel nulla.
L’uomo si era recato a Tajueco alla ricerca della moglie ma di lui si erano perse le tracce. Un cugino residente a Saragozza ne ha denunciato la scomparsa dopo aver letto una serie di messaggi inviati dal 33enne su Whatsapp nei quali gli diceva di aver deciso di lasciare la Spagna poiché aveva incontrato una donna; il numero, poco dopo, era stato dismesso. Il cugino si è dunque insospettito e si è rivolto alla polizia che, nel corso delle indagini, ha controllato anche le immagini del paesino tratte da Google maps e risalenti a ottobre 2024; facendo una scoperta a dir poco incredibile.
In un fermo immagine di una strada deserta di Tajueco si vede infatti un uomo caricare un sacco bianco dalla forma umana nel bagagliaio di un’auto. Proprio quello ‘scatto’ ha consentito alla polizia di ipotizzare che l’uomo potesse essere stato ucciso. Effettivamente proseguendo nelle indagini è stato possibile risalire ai colpevoli e sono state trovate, l’11 dicembre, parti del cadavere in avanzato stato di decomposizione in un piccolo cimitero a dieci km da Tajueco. Gli investigatori hanno intercettato il telefono del 48enne Manuel Isla Gallardo arrestato insieme alla compagna e, insieme alle intercettazioni, verrà utilizzata anche l’immagine di Google maps quale prova a loro carico.