Assegno di inclusione, quali sono i nuovi importi indicati per il 2025. Vediamo nel dettaglio le variazioni in arrivo.
L’Assegno di Inclusione (AdI), insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), hanno trovato conferma anche l’anno 2025, confermandosi come alternativa al Reddito di Cittadinanza. Dopo la fase sperimentale quindi, l’AdI resterà il beneficio per le famiglie in difficoltà economica, inserite nei programmi di reinserimento lavorativo e sociale.
Le prerogative d’accesso sono le medesime dello scorso anno, per quanto riguarda la formazione anagrafica del nucleo familiare richiedente. Ossia è necessario sia presente almeno un componente in queste condizioni: anziano con età pari o superiore a 60 anni, minorenne, disabile, persona in condizioni di svantaggio presa in carico dai servizi socio-sanitari o adulti con carichi di cura.
Se i requisiti anagrafici di ingresso alla prestazione rimangono identici, quelli economici variano. Innanzitutto è in aumento la soglia ISEE che tocca i 10.140 euro. In crescita anche il reddito familiare massimo fino a 6.500 euro, che arriva a 8.190 euro per i nuclei familiari di soli over 67 o di over 67 e disabili.
Con questi incrementi sale anche il livello base che i percettori possono ricevere, arrivando a 541 euro. Questa somma rappresenta l’integrazione per un soggetto senza altri redditi, oppure la differenza tra 541 euro e il reddito posseduto. Da considerare poi che gli importi cambiano in funzione della scala di equivalenza che riguarda i componenti della famiglia beneficiaria. Il moltiplicatore massimo è comunque di 2,3 nel caso di famiglie con disabili.
A cambiare non è solo l’importo base. Anche la somma destinata alle famiglie con contratti di locazione, regolarmente registrati, è in crescita. La componente per l’affitto passa a 303 euro al mese. Notizie positive anche le famiglie composte solo di over 67 o di over 67 e disabili. La cifra per questi beneficiari è in salita fino a 682,50 euro, toccando il massimo di 1.244,30 euro per nuclei familiari formati da anziani over 67 e disabili.
Questi quindi i nuovi importi previsti per le famiglie beneficiarie. Non cambiano le procedure di richiesta con l’obbligatoria sottoscrizione del PAD (Patto di attivazione digitale), con registrazione alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), e successivamente con la firma del PSP (Piano di Servizio Personalizzato) al Centro dell’Impiego di riferimento.
Infatti l’Assegno di Inclusione non prevede soltanto l’erogazione di un contributo economico mensile, ma l‘attivazione di un percorso di reinserimento sociale e lavorativo per la famiglia che ne beneficia. Il contributo stesso è subordinato alla frequenza alle iniziative di attivazione al lavoro, concordate con i servizi sociali.
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