Le novità fiscali per il nuovo anno, cosa fare in caso di cartelle esattoriali per debiti che superano i 120mila euro.
Le cartelle esattoriali (o cartelle di pagamento) sono le comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invia ai contribuenti che hanno debiti con altri enti (come comune, INPS o altri). La comunicazione notifica l’iscrizione a ruolo che consente all’agente della riscossione di agire coattivamente nei confronti del cittadino moroso per recuperare il credito.
In altre parole se la cartella di pagamento non è versata nei termini indicati, il riscossore può iniziare le pratiche per il pignoramento dei beni. Detto questo si capisce l’importanza che hanno queste notifiche e la delicatezza della materia. Ora per i contribuenti ci sono delle importanti novità che riguardano proprio le cartelle esattoriali e le modalità di pagamento.
Con il nuovo anno sono state introdotte delle regole per la rateizzazione dei debiti fiscali che ne semplificano l’accesso e ne aumentano la flessibilità. I piani di rateizzazione sono estesi fino a 120 rate nei casi comprovati di difficoltà economica e di situazioni particolari. Il fine è promuovere l’adempimento spontaneo e l’equità fiscale.
I piani introdotti sono più flessibili quindi e più semplici da richiedere per i cittadini e le imprese. Questo consente una gestione migliore del debito fiscale, promuovendo la semplificazione delle procedure di riscossione e di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. Le certificazioni richieste variano a seconda della categorie coinvolte.
Per esempio per le persone fisiche e le imprese a regime semplificato, il parametro che si prende in considerazione è la certificazione ISEE. Anche i modelli per la domanda di rateizzazione sono diversi a seconda della categoria di contribuenti coinvolta. La rateizzazione sono possibili anche in caso di debiti elevati, oltre i 120mila euro. In questo caso il cittadino o l’impresa devono comprovare lo stato di difficoltà economica (elemento non obbligatorio per cifre inferiori).
Si parla di stato di difficoltà economica, per le persone fisiche e le imprese individuali, con riferimento a una condizione di debito che supera un certo rapporto con l’ISEE familiare. Mentre per gli altri enti con riferimento al valore della produzione aziendale. Quindi se un cittadino ha un debito di oltre 120mila euro e prova lo stato di difficoltà economica può ottenere la spalmatura del debito fino a 120 rate.
Si tratta di una durata del piano particolarmente estesa che consente una gestione migliore del debito fiscale e una programmazione delle necessità economiche della persona o dell’impresa individuale.
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