Si parla tanto della presenza dei pesticidi nella verdura, che sono ovviamente davvero nocivi. Ma come possiamo capire se ci siano davvero prima di mangiarla?
Mangiare la verdura è importante, questo è ormai noto a tutti, anche se forse spesso si tende a farlo perché si sa quanto faccia bene al nostro organismo e non tanto perché piace davvero. Se possibile, sarebbe bene assumerne di vario tipo così da garantire al corpo tutti i componenti di cui sono dotate, in alcuni casi come contorno, in altri magari anche come piatto unico. Nonostante tutto, non è detto che farlo sia sempre la scelta giusta a causa della possibilità di trovare all’interno una serie di pesticidi, che sono evidentemente nocivi.
Almeno apparentemente non è così semplice avere la garanzia se questi ci siano o meno, per questo sarebbe bene sapere se ci sia qualche “tecnica” da adottare e accantonare ogni dubbio, a beneficio della nostra salute. Fortunatamente questo non è impossibile, a condizione di notare alcuni piccoli dettagli a cui forse potremmo non avere pensato.
Ci sono pesticidi nella verdura? Come eliminare ogni dubbio
La possibilità di trovare pesticidi in frutta e verdura non può purtroppo essere esclusa, anzi è più facile di quanto si possa pensare. A testimoniarlo è una recente richiesta effettuata da Legambiente in collaborazione con Alce Nero, che ha messo in evidenza come questo riguardi il 44% di quello che finisce sulla nostra tavola. Un’eventualità che non può essere sottovalutata per gli effetti che questo può generare sul nostro organismo.
In genere le quantità sono ridotte, per questo se si tratta di un consumo isolato non ci sono possibilità di andare incontro a un’intossicazione alimentare. La situazione può evidentemente cambiare se l’ingestione è prolungata nel tempo e a livello di quantità, ta le conseguenze ci sono problemi al sistema nervoso centrale, sul fegato, e sulla fertilità.
Non può quindi che essere cruciale cercare di capire se possano esserci dei segnali a cui fare attenzione per capire se siano presenti dei pesticidi all’interno della verdura (e della frutta). Innanzitutto sarebbe preferibile puntare su prodotti biologici, così da ridurre il rischio di esposizione ai pesticidi sintetici (per legge sono limitati negli alimenti di origine biologica).
Non si deve inoltre dimenticare di lavare il cibo con acqua fredda, questa non elimina del tutto i pesticidi, ma certamente aiuta a rimuovere polvere, residui superficiali e alcuni prodotti chimici. L’operazione dovrebbe essere seguita con una spazzola per la verdura con buccia spessa (ad esempio patate e carote), mentre per quelle a foglia verde andrebbero staccate una a una e poi lavate.
L’effetto può essere ancora migliore immergendo la verdura in una soluzione di acqua e bicarbonato (l’ideale sarebbe un cucchiaio di bicarbonato con un litro d’acqua) per almeno dieci-quindici minuti. Patate, cetrioli e carote andrebbero invece sbucciati, ben sapendo come la buccia sia la parte più a rischio, nonostante sia nutriente.
Altrettanto importante è il luogo in cui si effettuano gli acquisti, se ci si rivolge a negozi di fiducia sarà più facile informarsi in merito all’origine. È bene inoltre evitare di mangiare la verdura se si nota un odore chimico o se la superficie risulta unta, è quasi certo ci siano pesticidi.