Caos INPS: scatta ufficialmente la sospensione immediata, riguarda le pensioni

Direttamente dal sito dell’INPS scatta la sospensione immediata: cosa sta succedendo e cosa dovrebbero pensare i pensionati? Ecco la verità.

I pensionati sono penalizzati: questa è una frase che risuona ridondante nella mente degli italiani che vedono ogni anno aumenti esigui e uno stile di vita che si avvicina sempre più a quello londinese. D’altronde, l’inflazione sta facendo il suo corso anche quest’anno, con un incremento che, seppur blando rispetto agli ultimi tempi, segna a gennaio un 0,8%.

Donna anziana di fronte sportello INPS
Caos INPS: scatta ufficialmente la sospensione immediata, riguarda le pensioni (credit: ANSA) – uilcalecce.it

Questo comporterà un innalzamento del costo della vita, ma anche delle entrate. Eppure, i pensionati continuano ad essere penalizzati, perché gli aumenti saranno esigui. La situazione è chiara, ma si può parlare addirittura di sospensione della pensione? In questo caso lo stop è stato evidente, ma non riguarda il cedolino.

Quando il sito dell’Inps, entrando con lo Spid nella piattaforma ‘La Mia Pensione Futura’, segnala una ‘manutenzione’ e invita gli utenti a riprovare più tardi, scatta subito l’allarme. Un piccolo inconveniente tecnico che, però, si è trasformato in una tempesta mediatica. Il motivo? La paura delle nuove generazioni: andare in pensione nella soglia dei 70 anni.

INPS, il servizio si blocca ed è subito allarme: è stata inalzata l’età pensionabile?

È successo proprio ieri, quando la Cgil ha lanciato un grido di allarme riguardo una presunta modifica unilaterale dei parametri pensionistici, accusando il Governo di fare cambiamenti senza comunicazioni ufficiali. Ma cosa c’è davvero dietro?

Pagina INPS simulatore pensione screen
INPS, il servizio si blocca ed è subito allarme: è stata inalzata l’età pensionabile? (credit: Inps.it) – uilcalecce.it

Partiamo dal principio. Il calcolo delle pensioni, come sappiamo, si basa su tre fattori: età, storia lavorativa e reddito. Nulla di nuovo, insomma. La piattaforma dell’Inps serve proprio a simulare quale sarà la pensione al termine dell’attività lavorativa, in base alla normativa vigente. Ma questa volta, la manutenzione arriva su un sito che di fatto non ha modificato nulla nella sostanza.

La polemica scatenata dalla Cgil è – per fortuna – totalmente priva di fondamento, nonostante l’allarmismo e le dichiarazioni infuocate. È da ottobre che l’Istat ha pubblicato le nuove previsioni demografiche per il Paese, rivelando che l’età pensionabile potrebbe salire progressivamente negli anni. Diciamolo chiaramente: non stiamo parlando di novità, ma di stime già ampiamente previste. Già nel 2024, infatti, l’Istat aveva comunicato che l’età per andare in pensione salirebbe a 67 anni e tre mesi dal 2027, e aumenterebbe ulteriormente negli anni successivi. Ma nessuna modifica è stata ufficialmente adottata.

Cosa c’è dietro, allora, tutta questa polemica? La verità è che, come spesso accade, si è creato un polverone per nulla. I numeri sono chiari e sono stati comunicati in modo trasparente già mesi fa, ma qualcuno ha preferito soffiare sul fuoco per alimentare una retorica da campagna elettorale. La realtà è che tutto questo fa parte di un gioco politico che ha poco a che vedere con la sostanza delle cose e di qualcuno poco corretto, magari facente parte della Cgil.

Ecco il punto: la politica delle ‘grandi comunicazioni’ e degli allarmi inutili serve solo a distrarre, a generare insicurezze senza motivo. L’età pensionabile non è cambiata, e le previsioni demografiche non sono una novità, ma una realtà con cui dobbiamo fare i conti, tutti insieme. La manutenzione del simulatore dell’Inps? Un piccolo intoppo tecnico. Niente di più.

Intanto la pensione di gennaio 2025 è più ricca ma non per tutti.

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