Pagamenti dell’Assegno unico e universale, che cosa succede a gennaio per le famiglie beneficiarie. Il cambiamento in arrivo.
Tra le varie prestazioni a favore della famiglie e della natalità spicca senza dubbio l’Assegno unico e universale. Il contributo economico è versato su domanda ai nuclei familiari con prole fino a 21 anni di età dall’INPS. A beneficiarne milioni di famiglie questo spiega la grande attesa per i pagamenti mensili.
Proprio in questi giorni sono previsti gli accrediti delle somme che non hanno avuto cambiamenti rispetto al mese di dicembre, mentre verso la fine di gennaio sono in cantiere i pagamenti per i beneficiari al primo accredito dopo la domanda e per gli importi mutati dalla precedente erogazione. Tuttavia si registrano dei rallentamenti nelle operazioni. Vediamo di che si tratta.
Assegno unico, a gennaio procedure diverse
In questi giorni sembrano emergere dei ritardi nelle consuete procedure, con rallentamenti nella presa in carico delle pratiche e nell’elaborazione degli accrediti. Questo naturalmente sta creando numerosi malumori nelle famiglie. Ma quali sono i motivi dei disagi che si stanno creando?
Il ritardo in realtà era in qualche modo previsto dall’INPS, anche se tuttora non si conoscono i dettagli dei rallentamenti nelle procedure. Quello che è certo che i pagamenti arriveranno a breve. I motivi delle difficoltà sono spiegati con la comunicazione INPS del 2 gennaio 2025. Con il messaggio l’Istituto ha fatto sapere di aver aderito al sistema Re. Tes. della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato.
Il servizio consente delle modalità di dialogo dei pagamenti e delle riscossioni del tutto telematiche. Questo cambiamento tuttavia ha comportato delle nuove procedure iniziali per adattare tutto il sistema. La normale prassi operativa nelle operazioni di lavorazione delle pratiche si è dovuta adattare alla novità, con inevitabili rallentamenti nelle procedure. Gli effetti di questa situazione si sono registrati anche per l’Assegno unico.
L’INPS stesso, comunque, aveva già annunciato dei possibili ritardi nei pagamenti delle prestazioni non pensionistiche. Da notare che comunicazioni simili sono presenti anche nel fascicolo previdenziale del cittadino con cui si annuncia che, con le nuove modalità di dialogo telematico Re. Tes., la visualizzazione della data di pagamento delle misure non pensionistiche è possibile solo dopo l’effettivo accredito della Banca d’Italia.
Significa che i ritardi non sono relativi ai pagamenti effettivi, ma solo alla visualizzazione dell’accredito stabilito. Quindi dopo la novità introdotta sarà prima pagato l’Assegno e poi saranno visibili sul fascicolo personale tutte le informazioni relative a questa operazione. La certezza del pagamento si avrà solo controllando il conto corrente.
Comunque i rallentamenti iniziali dopo questa novità operativa sono presenti e come annunciato dall’INPS con il messaggio numero 111, gli accrediti dell’Assegno unico partiranno dal 20 gennaio, in ritardo rispetto al mese precedente.