Massima attenzione per questo prodotto richiamato dal Ministero della Salute: se lo hai acquistato non mangiarlo

E’ allerta massima da parte del Ministero della Salute per un prodotto in vendita nei supermercati, chi ce l’ha non dovrebbe assolutamente mangiarlo.

Ognuno di noi è abituato ad andare la spesa al supermercato e ad acquistare quello che poi sarà utilizzato per cucinare per poi finire in tavola. Al di là del punto vendita in cui si decide di rifornirsi, si pensa che tutto sia buono e di qualità, indipendentemente dal marchio. Purtroppo, però, non sempre questo accade, per questo diventa fondamentale l’azione del Ministero della Salute che cerca sempre di vigilare il più possibile sulla qualità degli alimenti così da tutelare i consumatori.

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Il Ministero della Salute ha lanciato un’allerta da non sottovalutare – Uilcalecce.it

Un problema simile si sta verificando proprio in queste ultime ore con un allarme lanciato da Dicastero in merito a un prodotto che tende a essere amato da molti soprattutto perché nutriente, ma allo stesso tempo pratico da preparare, caratteristiche che spingono tante persone a metterlo nel carrello. Chi dovesse averlo preso dovrebbe assolutamente gettarlo via se non vuole correre il rischio di stare male, le ultime analisi effettuate sembrano parlare chiaro.

Allarme Ministero della Salute: pericolo all’orizzonte

Ma quale sarebbe nello specifico il prodotto che potrebbe causare malesseri anche seri in chi lo acquista e dovesse ingerirlo? Il riferimento è a un lotto di tris di verdure prodotto dall’azienda A.M.M. 53 Srl, al cui interno potrebbe trovarsi il batterio Listeria monocytogenes.

Lo stabilimento di produzione si trova in aia Gioberti 36, a Spresiano, in provincia di Treviso (marchio di identificazione UE IT M2V1X). La rilevazione “sospetta” è avvenuta in seguito a una serie di analisi di autocontrollo del distributore Coop Alleanza 3.0.

confezione verdure supermercato
Alcune verdure acquistate al supermercato possono essere pericolose – Uilcalecce.it

L’allerta massima riguarda nello specifico venduto sottovuoto in vaschette di plastica trasparente da 350 grammi con il numero di lotto L358/24 e la data di scadenza 22/01/2025. Almeno per ora il Ministero della Salute ha preferito non diffondersi immagini dell’alimento in questione, cosa che sarebbe però stata utile per comprendere meglio di quale si tratta, sul sito ufficiale è invece possibile trovare il documento Rasff dell’allerta.

Chi dovesse rendersi conto di averlo acquistato non dovrebbe mangiarlo, anzi sarebbe consigliabile, come indicato proprio dal Ministero della Salute, restituirlo nel punto vendita. Questo può consentire di effettuare ulteriori analisi utili ad avere un quadro più preciso del problema evidenziato. I consumatori che dovessero farlo potrebbero sostituirlo con un prodotto equivalente o ricevere un rimborso.

Essere cauti nei confronti della Listeria monocytogenes è davvero fondamentale, questo è infatti un batterio che può essere davvero pericoloso, soprattutto se si ha un sistema immunitario debole, per le donne in gravidanza, anziani e bambini. Tra i sintomi che si possono riscontrare ci sono dolori muscolari, febbre, nausea e addirittura problemi neurologici.

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Il consumo del prodotto può causare problemi di salute – Uilcalecce.it

Nell’ultimo periodo sono stati però lanciati anche altri due allarmi alimentari che sarebbe bene prendere in seria considerazione. E’ il caso dei cremini a marchio Sapori & Idee, richiamati da Conad per la presenza di tracce di glutine oltre i 20 ppm non dichiarato nel prodotto etichettato come “senza glutine”. Il rischio riguarda la confezione da 150 grammi (15 cremini), con il numero di lotto P1TBH e il termine minimo di conservazione (TMC) 30/01/2026.

Situazione simile anche per tre ulteriori lotti dei biscotti biologici per l’infanzia al farro senza latte e senza uova, marchio Crescendo, presenti nei supermercati Coop. In questo caso è stata ravvisata la possibile presenza di piombo in concentrazioni superiori ai limiti di legge nelle confezioni da 170 grammi con i seguenti termini minimi di conservazione (TMC): 15 aprile 2025, 27 maggio 2025 e 4 novembre 2025

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