Occhi aperti: stanno arrivando questi (finti) avvisi dall’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate, in arrivo una pioggia di comunicazioni. C’è da preoccuparsi? Sì, sono fasulli. L’ennesimo tentativo di truffa.

L’arrivo di un avviso di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate scatena sempre dei timori e delle preoccupazioni nei destinatari. La possibilità di essere incappati in un errore durante la compilazione di una dichiarazione, il ritardo di una scadenza, un conteggio errato non sono eventualità rare.

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Occhi aperti: stanno arrivando questi (finti) avvisi dall’Agenzia delle Entrate Uilcalecce.it

Invece un avviso di rimborso determina giustamente sentimenti del tutto contrari, una piccola fortuna che bussa alla porta. La dimostrazione che la macchina burocratica in fondo funziona, se riconosce spontaneamente un conguaglio. In questo periodo sta arrivando una raffica di comunicazione dell’Agenzia delle Entrate riguardo rimborsi fiscali straordinari, ma di che si tratta? Le cose stanno veramente così?

Comunicazioni di rimborso dall’Agenzia delle Entrate, cosa c’è dietro

A spiegare il motivo delle migliaia di comunicazioni in arrivo in questi giorni ci pensa direttamente l’Agenzia delle Entrate con una segnalazione del 17 gennaio 2025. I messaggi via mail in circolazione in questo periodo a nome del Fisco sono del tutto falsi.

Si tratta dell’ennesima campagna di phishing portata avanti dai truffatori con modalità analoghe a quelle dell’ottobre dello scorso anno. I criminali utilizzano l’esca del rimborso per far cadere le vittime in trappola e convincerli a fornire dati riservati da utilizzare per successive azione fraudolente. Lo scopo è infatti recuperare informazioni bancarie, o identità personali, dati riservati da sfruttare direttamente o da vendere nel fiorente mercato illecito del dark web, mediante.

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Comunicazioni di rimborso dall’Agenzia delle Entrate, cosa c’è dietro Uilcalecce.it

Le mail false sono contraddistinte, come in passato, da alcuni tratti evidenti: il mittente dell’indirizzo è del tutto estraneo all’Agenzia delle Entrate, l’oggetto della mail è rimborso straordinario, il riferimento nel corpo della mail a presunti rimborsi di importo variabile, gli errori grammaticali e di punteggiatura, presenza di un allegato da compilare e rispedire. A volte queste mail arrivano addirittura all’indirizzo PEC della vittima.

Nell’allegato da riportare bisogna indirizzo, partita iva, intestazione della società se presente, IBAN e nome dell’intestatario del conto corrente. Inoltre si richiede di allegare copie dei documenti personali, della tessera sanitaria, addirittura della visura camerale. Tutti dati e informazioni sfruttati dai truffatori per operazioni illegali, cominciare dal tentativo di svuotare conti e depositi delle vittime.

Quindi in presenza di mail sospette, come suggerito anche dall’Agenzia delle Entrate, mai fornire informazioni e dati riservati, tantomeno credenziali di accesso, mai cliccare su eventuali link presenti, né scaricare e compilare allegati. Insomma non fornire mai nulla che possa essere utilizzato per scopi illeciti. In caso di dubbi consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate o contattare gli uffici territoriali per ogni chiarimento.

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