Coloro che nel 2024 hanno comprato casa possono beneficiare di un utile rimborso: arriva la conferma dell’Agenzia delle Entrate.
Comprare casa in Italia è diventato sempre più difficile. Nonostante la lenta ripresa degli ultimi tempi, con un leggero aumento delle compravendite e calo dei costi dei mutui, sono in molti a ritrovarsi costretti ad accantonare l’idea di poter acquistare un’abitazione. Chi decide di cimentarsi in questa “impresa”, però, può contare su alcuni incentivi da parte dello Stato: ecco di quale rimborso è possibile usufruire.
L’inflazione in questi anni ha messo in difficoltà tante famiglie, che – non riuscendo ad accedere ad un mutuo – si vedono costrette a preferire l’affitto anziché comprare una casa. L’acquisto di un’abitazione è ormai un traguardo a cui tutti ambiscono ma che in molti vedono come un lontano miraggio.
Lo Stato ha messo diverse agevolazioni a disposizione dei cittadini intenti a comprare un immobile come abitazione principale. In particolare se si procede con l’acquisto della propria prima casa. Chi, nel 2024, ha compiuto questo passo importante oggi ha la possibilità di usufruire di un rimborso.
Viene riconosciuta una detrazione IRPEF pari al 19% sugli interessi passivi, le quote di rivalutazione e gli oneri accessori (tra cui rientrano le spese notarili e, dunque, l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo e le spese sostenute da quest’ultimo per il proprio cliente) versati in presenza di mutui accesi per l’acquisto dell’abitazione principale.
La normativa prevede che gli acquirenti che hanno corrisposto il deposito al notaio in un determinato anno (come, ad esempio, il 2024) possono portare le spese sostenute in detrazione dall’IRPEF spettante per l’anno in cui il deposito è stato costituito nel caso in cui la fattura dovesse essere stata emessa l’anno seguente.
Questo accade in virtù del “principio di cassa”, un sistema di registrazione dei costi e dei ricavi che vengono effettivamente incassati o corrisposti nel bilancio. Ciò significa che si tiene conto del fatto che nel corso di un anno solare non sempre l’emissione della fattura avviene insieme al saldo del pagamento.
Il consiglio è di tenere da parte la documentazione attestante l’importo del deposito, la data in cui è stato versato e la fattura del notaio, con anche gli estremi dello stesso deposito riportati. Si precisa inoltre che la detrazione del 19% non è prevista per le spese notarili relative al contratto di compravendita dell’immobile.
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