Non è raro dover trasferire del denaro a parenti o ad amici, ma cosa bisogna sapere in merito e quale causale bisogna indicare nei bonifici?
I bonifici sono divenuti uno degli strumenti di pagamento maggiormente utilizzati. Questi consentono di trasferire denaro da un conto in pochi semplici passaggi e, scegliendo quelli istantanei, le somme verranno trasferite in meno di dieci secondi.
Può capitare anche di dover effettuare un bonifico ad un amico o ad un parente, ma in questo caso molti si chiedono se esistano dei limiti specifici e cosa bisogna indicare nella causale per non avere problemi con l’Agenzia delle Entrate. Vediamo quali sono le normative vigenti e cosa prevedono per il trasferimento di somme di denaro ad amici o parenti.
Già da qualche giorno sono entrate in vigore le nuove disposizioni che riguardano i bonifici istantanei e previste dal regolamento europeo numero 886/2024. Secondo le nuove norme, dal 9 gennaio, le banche dovranno permettere ai clienti, se già è attivo il servizio di bonifico ordinario, la ricezione di quelli istantanei che non dovranno anche avere costi extra.
In merito a questi strumenti di pagamento, molti contribuenti si chiedono se vi siano dei limiti imposti dalla legge per i trasferimenti di denaro ad amici e parenti. In realtà non vi sono delle soglie particolari, ma bisogna tenere conto di quelle previste dalla banca di riferimento per i bonifici. È fondamentale, però, sapere che, nonostante non esistano limiti specifici, rimane necessario fare attenzione alla causale indicata sul bonifico. Questa deve essere sempre chiara e dettagliata per non fare scattare i controlli del Fisco. La causale deve sempre riportare a che titolo viene effettuata l’operazione da un conto all’altro.
Se si tratta di piccole somme di denaro, magari trasferite come regalo o prestito, sulla causale si potrebbe indicare una dicitura come “Regalo per comunione”, “Regalo per matrimonio” o ancora “Prestito” o “Prestito per acquisto auto”. Per il trasferimento di somme più alte, non basta solo specificare in modo dettagliato la causale, ma è necessario provvedere con un atto pubblico, come previsto dall’articolo 782 del Codice Civile, davanti ad un notaio e alla presenza di due testimoni.
La donazione mediante atto pubblico non è necessaria, invece, anche se si tratta di trasferimenti di cifre alta, quando le somme sono finalizzate all’acquisto di un bene specifico. In questo caso si parla di donazione indiretta che non richiede l’atto davanti ad un notaio. Un esempio di donazione indiretta potrebbe essere un genitore che dona al figlio 150mila euro per comprare una nuova casa. Rimane necessario, però, indicare la causale in maniera dettagliata, ad esempio “Donazione figlio per acquisto nuova casa”.
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