Occhio se hai un buono Poste: cosa puoi fare 2 mesi prima della scadenza

Buono fruttifero postale, la possibilità da cogliere fino a due mesi prima della scadenza. Un peccato perdere questa occasione.

Le occasioni di fare investimenti sicuri e garantiti con Poste italiane non mancano. le offerte sono numerose e si adattano a diverse esigenze e richieste della clientela. Basta considerare la varietà di prodotti finanziari adatti al risparmio e la protezione del capitale, quanto all’investimento in termini certi e prevedibili.

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Occhio se hai un buono Poste: cosa puoi fare 2 mesi prima della scadenza – uilcalecce.it

Quindi depositi, libretti e buoni postali rappresentano delle valide opportunità da valutare per prodotti garantiti dallo Stato italiano e con rendimenti sicuri. In particolare i buoni fruttiferi postali hanno dalla loro parte una lunga tradizione, ma al tempo stesso la capacità di evolversi e aggiornarsi con i bisogni e le richieste della clientela.

Le opportunità dei buoni di Poste italiane

Quindi i buoni sono strumenti perfetti per proteggere i propri risparmi, ma con la possibilità di maturare degli interessi che variano a seconda della tipologia di buono acquistato. Tradizionalmente i buoni sono presenti in forma cartacea, da acquistare in ufficio postale oppure direttamente dal sito ufficiale di Poste.

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Le opportunità dei buoni di Poste italiane – uilcalecce.it

Ma i buoni sono acquistabili anche nella versione dematerializzata, anche se esclusivamente dal sito. Dunque forme diverse ma con caratteristiche identiche, anche se non bisogna dimenticare delle importante peculiarità della forma dematerializzata. Questo formato del buono è rappresentato esclusivamente da una scrittura contabile sul conto di regolamento, cioè sul conto corrente BancoPosta o Libretto postale associato. Inoltre i buoni devono avere la stessa intestazione del conto.

Un buono emesso in forma dematerializzata al momento della scadenza è accreditato direttamente sul conto di regolamento, evitando così il pericolo di smarrimento o dimenticanze e, in altre parole, non correndo il rischio di cadere in prescrizione. Detto tutto questo può apparire un’idea vantaggiosa trasformare il buono in formato cartaceo in quello dematerializzato.

Per effettuare questo passaggio basta seguire le indicazioni date in ufficio postale, con la condizione comunque che il buono da dematerializzare abbia la stessa intestazione del conto corrente BancoPosta o del Libretto postale che deve fungere da conto di regolamento. Questa operazione però ha una scadenza da ricordare. La richiesta di passaggio da un formato all’altro deve essere fatta fino a due mesi prima della scadenza del buono cartaceo.

Successivamente il passaggio non è più possibile. Quindi occorre verificare la scadenza del buono fruttifero cartaceo posseduto e affrettarsi se si vuole dematerializzare il formato. Una trasformazione semplice, che può dare dei vantaggi in termini di praticità e rapidità nelle operazioni di accredito dopo la scadenza.

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