Mobbing: un fenomeno da debellare

Convegno Nazionale UIL CA

Hotel Hermitage – Galatina (le)

16 giugno 2000

 

 

Intervento della Prof.ssa Bianca Gelli

Università di Lecce

 

 

S

ono qui al posto del Rettore, occupato da precedenti impegni. Ha mandato me e mi chiedo se sia un caso che abbia mandato me. Sia perché sono Delegata dal Rettore per le Pari Opportunità all'interno dell'Università sia perchè sono una psicologa di Comunità e di teoria dei Sistemi. Trovarmi qui a parlare di mobbing dovrebbe invitarmi a festa e, naturalmente, poiché porto solo il saluto mi limiterò all'indispensabile. Continuavo a chiedermi perché inseriamo queste parole, questi anglismi nel nostro modo di dire psicologico, medico, giuridico, e continuiamo a non tradurre... a non riuscire a tradurre le parole. Sicuramente sono parole sorte in alcune Nazioni e come tali intraducibili, io prendo la parola empowerment  che sarebbe l'opposto del mobbing, perché andare con un processo di empowerment all'interno di un sito di lavoro significherebbe escludere che quei soggetti siano oggetto di mobbing. Comunque mi rendo conto che anche questa parola è stata tirata fuori da quella che è l'etologia, per dire, qui, è un discorso di potere, di spazio, di mantenimento di equilibri. Quando l'equilibrio viene compromesso all'interno di un qualsiasi posto di lavoro o meno, si ingenerano una serie di meccanismi per cui gli equilibri devono ritornare ad essere quelli di prima. Quindi, anche un lavoratore non gradito che entra in uno spazio per lui ignoto, può essere oggetto di mobbing. E abbiamo visto, brevemente, quanto il mobbing possa essere diretto e indiretto.

Guardate... noi come donne in Parlamento, sono stata anche Deputato, ci siamo occupate molto di quelle che erano le molestie sessuali e le abbiamo chiamate con un nome che era quello giusto: molestie sessuali. Italiano. Ed era, comunque, un nome che continua a destare malessere negli uomini, perché, si dice, come si fa a capire la differenza tra la molestia e la semplice attenzione che prima le donne amavano ricevere. Ecco, questo discrimine tra molestia e non…

Io lancio qui alcune battute poi mi ritiro in buon ordine. Il mobbing praticamente include le molestie sessuali, e non è escluso che in futuro il mobbing includa anche un certo tipo di molestie sessuali, perché, tutto sommato, le donne se arriveranno al potere e se ci arriveranno con lo stesso meccanismo diabolico degli uomini, perché è un  meccanismo diabolico quello che fa sì che l'altro agisca in questa maniera su quello nei riguardi del quale ha una relazione asimmetrica. Qui si tratta di essere up and down, di poter esercitare questa pressione sull'altro, questa violenza sull'altro… Guardate, quello che mi viene più in mente, è la maniera più in apparenza di difficile individuazione: la disconferma. Di fronte a un soggetto noi possiamo affermare, negare, o disconfermare. Bene, la disconferma è uno dei meccanismi più pericolosi di mobbing. Tu non esisti, quindi tu perdi la stima in te stesso, a poco a poco non sai più chi sei, cadi in depressione, disistima, sfiducia e vai verso forme, appunto, anche di suicidio. Bene, io voglio semplicemente riportare qui il discorso sul fatto che siano state presentate quattro Leggi...  io mi auguro che queste Leggi non abbiano il percorso lungo che hanno avuto le Leggi sulla violenza sessuale e soprattutto la molestia sessuale. Perché anche questo argomento presenta delle difficoltà, voi sapete che spesso il mobbing viene tradotto da chi non vuole condividere questo discorso, non vuole entrare all'interno di questo discorso in una paranoia del singolo. E' lui che si sente guardato, è lui che non si sente guardato, è lui che si mette da parte, è lui … Quindi, anche qui abbiamo delle difficoltà enormi.

Mi dovete veramente scusare se ho abusato del vostro tempo, ma mi sembrava, come dire, doveroso da parte mia. Il Rettore ha dato il patrocinio perché: perché noi siamo una Comunità di studi, una Comunità scientifica, ne è esempio il Professor Strazzeri, mio collega, che si occupa di queste cose, la stessa sottoscritta che si occupa di Psicologia di Comunità, ma tutta una Comunità che si deve interessare di questa cosa. Ma io aggiungo un'altra cosa, è una Comunità di lavoratori e, all'interno di questa grande Comunità, si possono effettuare - quindi anche lì l'occhio deve essere molto attento...  così del resto, non so se è venuto il rappresentante della Provincia,  fenomeni di mobbing che magari si riducono, semplicemente, a segregazioni orizzontali o verticali. Quindi, io qui ringrazio, ringrazio la Uil, ringrazio i Convenuti, spero che la vostra sia una giornata di sensibilizzazione e di messa a punto di molte cose.

Vi ringrazio.